martedì 24 febbraio 2015

La nave va - testo - canzone di Stefano Rosso

La nave va, lascia la riva
e lascia a casa gente che un giorno partiva,
e parte all'alba prima del sole
c'è chi saluta e resta lì senza parole.
La nave va segue il destino
chi porta a spasso il cuore
e chi si porta il vino.
Io porto a spasso una chitarra vecchia
e il mare è bello per chi nuota
e ci si specchia.
La nave va, viva la nave,
che taglia il cielo, il mare
e spacca il cuore mio,
e sopra l'onda forse finge di sognare,
viva la nave, viva il mare e viva Dio.
Ed io che sono un marinaio,
qualcuno ha detto che fu un caso o uno sbaglio,
ma domandate al capitano,
se lui ha bisogno anche di me e della mia mano,
che serve anche la vela mia,
se no sarebbe tutto quanto una bugia;
ma domandatelo anche a Dio,
che senza me e senza questo cuore mio
e senza gli occhi miei e senza la mia mano,
va giù la nave insieme affonda il capitano.

La nave va, ritorna a riva
e prende gente nuova e lascia chi partiva;
riparte all'alba prima del sole
c'è chi saluta, chi sorride e chi non vuole.
La nave va come il destino,
chi porta il cuore nuovo e chi regala vino.
Io porto a spasso una chitarra nuova,
il mare è bello per chi nuota e si ritrova.
La nave va, viva la nave,
che taglia il cielo, il mare e questo cuore mio
e sopra l'onda sogna ancora di sognare,
viva la nave, viva il mare e viva Dio.
Ed io che sono un marinaio,
qualcuno ha detto che fu un caso o uno sbaglio,
ma domandate al capitano,
se lui ha bisogno anche di me e della mia mano;
e serve anche la vela mia,
se no sarebbe tutto quanto una bugia;
ma domandatelo anche a Dio,
che senza me e senza questo cuore mio
e senza gli occhi miei e senza la mia mano,

va giù la nave e insieme affonda il capitano